La bietola (Beta vulgaris) appartiene alla famiglia delle Chenopodiacee. Le varietà più comunemente consumata è la
bietola da foglie “erbetta” (con foglie molto larghe) o quella da coste, conosciuta anche come «costa d’argento». Quest’ultima ha nervature più pronunciate e carnose, di un bianco opalescente.
Le erbette hanno pochissime calorie (17 calorie per 100gr), sono ricche di vitamina A utile per la vista, di vitamina C utile per il sistema immunitario, e di sali minerali (ferro, potassio, calcio e fosforo). Per favorire l’assimilazione del ferro sarebbe opportuno mangiarle condendole con del succo di limone.
Contiene una quantità elevata di sodio , che se da un lato è un minerale molto utile specie per combattere la disidratazione , dall’altro lato rende la bietola da foglia poco consigliata a chi ha problemi di ipertensione.
Per contro, grazie alle sue proprietà rimineralizzanti, il suo utilizzo è consigliato per chi pratica attività sportive o comunque espelle molti sali con la sudorazione.
Sono ricche di acido folico, componente utile durante la gravidanza.
Godono di proprietà lassative e diuretiche e sono utili anche contro la stipsi grazie alla presenza delle fibre.
La bietola ha un sapore delicato e non dà problemi di digeribilità.
SUGGERIMENTI PER LA CUCINA
Le erbette si possono consumare crude, se sono molto piccole e tenere, oppure dopo cottura, preferibilmente a vapore, che aiuta a mantenere inalterate le proprietà nutritive. Con le bietole potete preparare delle ottime torte salate come l’ “erbazzone” emiliano o dei gustosi contorni.
Potete semplicemente cuocerle assieme a della pasta e condire il tutto con olio d’oliva ed una generosa spolverata di formaggio pecorino stagionato oppure del parmigiano reggiano.
La Biologa Nutrizionista D.ssa Giancarla Monticelli