Torta di carote (ricetta)
La torta alle carote è da annoverare tra quelli che sono definiti dolci da credenza.
Gli ortaggi e la frutta secca sono gli ingredienti che, svestiti delle originarie forme e consistenze, contribuiscono a far si che, in quanto dolce, sia un’esperienza emozionale che prelude a quella nutrizionale.
La mandorla, ormai da qualche tempo e nella sua forma più semplice, si propone come un gustoso ed energetico snack spezza-fame, ricco di grassi monoinsaturi e polinsaturi, fonte preziosa di vitamina E, di fibre, ma anche di minerali come il magnesio, il calcio e il ferro.
Con queste sue peculiarità contribuisce ad arricchire la torta di carote di nutrienti e di aromi, di cui certamente firma tutte le note di frutta secca.
Le carote sono invece gli ortaggi più simpatici ai bambini. Sono la nota di colore e di gusto, sono l’ingrediente costante sia nella cucina dei sapori sia nella cucina dei valori alimentari.
Ciò che si utilizza è la radice, generalmente arancione per la presenza del carotene, una sostanza di color giallo-arancio trovata per la prima volta, appunto, nella carota. In quest’ortaggio, i carotenoidi, hanno un ruolo importante per le proprietà nutrizionali e cromatiche.
Il beta carotene, uno dei carotenoidi, è il precursore della vitamina A, importante per la salute della vista, per la crescita, il buon sviluppo e la riparazione dei tessuti. Per questo è anche un’ottima protezione dei danni del sole sulla pelle, ma è anche quello che conferisce il colore a questo ortaggio e a tutti i vegetali di colore arancione.
Le carote, però, non sono solo arancioni, sono bianche, gialle o nere/viola e, a ogni colore, si combinano caratteristiche nutrizionali e sensoriali differenti com’è la regola dei cinque colori della salute.
La carota arancione, ad esempio è ricca di carotene o provitamina A, la carota viola è ricca di polifenoli, flavonoidi e antocianine, la carota gialla è ricca di luteina.
Questi ortaggi sono una presenza colorata e dolce, grazie alla presenza di carotenoidi e di zuccheri. I macro nutrienti principali sono infatti i carboidrati, pochissime le proteine e praticamente niente grassi. In poche calorie, circa 40 per etto, ci sono tante vitamine, sali minerali e fibre.
Croccante cruda, soda e succosa quando è cotta, la carota è la protagonista di soffritti, insalate, minestroni, vellutate, dolci o succhi nutraceutici.
Consumare le carote cotte o crude non è solo una questione di gusto. Fatto salvo il discorso sulla perdita di vitamine idrosolubili e termolabili, come la vitamina C o quelle del gruppo B, che risentono della lavorazione e/o della cottura, nel caso del beta-carotene il principio per cui crudo è meglio s’inverte. La sua bio-disponibilità migliora con la cottura, che comunque deve essere sempre delicata. Anche le azioni meccaniche facilitano la bio disponibilità del carotene per cui la carota è tagliata o grattugiata è preferibile, meglio ancora se condita con un po’ di olio.
E poi che dire di uova, zucchero e farina senza conservanti, coloranti, se non quello naturale delle carote, o additivi di altro tipo.
Un buon consiglio che questa ricetta generosamente offre è quella di raccogliere il succo delle carote. E’ un ottimo drink, ricco di antiossidanti, un depurativo naturale, alleato del benessere della pelle, l’ideale per accompagnare la torta a colazione o da consumarsi in ogni momento della giornata come succo nutraceutico dissetante.
Un’idea potrebbe essere quella di giocare con gli ingredienti, magari utilizzando le bacche di vaniglia e le carote di differenti colori e con i relativi succhi. Abbinamenti divertenti, senza dubbio un’ottima proposta per la prima colazione o per una merenda, una valida alternativa alle merendine in sacchetto. I
Il dolce, l’orto e il suo drink sono certamente le tappe di un percorso esperienziale tra le vie del cibo, per giungere alla salute passando per il piacere.