Come cucinare i friggitelli: proprietà, usi, ricette e curiosità
Vi spieghiamo come cucinare i friggitelli: un ortaggio primaverile ricco di vitamine e sali minerali e un vero e proprio jolly in cucina!
Croccanti e gustosi, dal sapore inconfondibile e deciso. I friggitelli sono i peperoni verdi più golosi della famiglia. Non fatevi ingannare dalla forma e dal colore: non sono piccanti (come i “cugini” messicani). La ricetta più tradizionale viene dalla Campania e li vede tuffati nell’olio bollente e fritti, con un pizzico di sale: semplici e croccanti. In realtà, questa varietà di peperone si sposa benissimo con carne, pesce, formaggi e uova, ma anche come condimento di cereali, pasta e riso. Se non dovesse bastare, sono anche un concentrato di vitamine e sali minerali.
VARIETÀ
I friggitelli sono uno degli ingredienti tipici della cucina meridionale, e sono diffusi (e coltivati) soprattutto in Campania, Abruzzo e Puglia. Il nome ci suggerisce subito il suo “destino in padella”: l’olio. Si chiama friggitello proprio perché la sua preparazione classica è la frittura.
Da non confondere con due varietà con caratteristiche molto simili per forma, dimensione e colore che sono: i Sigaretta Biondo, varietà di forma lunga e affusolata dal gusto dolce tipica del Nord Italia, che solitamente si gustano sottaceto, e i pipiddu, peperone piccolo e verde che cresce all’insù negli orti palermitani. Si tratta di un presidio Slow Food di nicchia che arriva da Polizzi Generosa, da gustare crudo in insalata o arrostito accompagnato al pecorino.
PROPRIETÀ NUTRIZIONALI
I friggitelli contengono vitamina B, vitamina C, sali minerali come potassio, magnesio, ferro, calcio e fosforo, per questo sono rinfrescanti e favoriscono il transito intestinale. Un ortaggio dalle proprietà rimineralizzanti e antiossidanti, in grado di contrastare l’attività dannosa dei radicali liberi, che contribuiscono all’invecchiamento cellulare. Sono composti in larga parte da acqua e fibre, quindi – al netto della frittura (dobbiamo accettarlo!) – apportano solo 48 calorie per etto, ma oltre 2 grammi di fibre.
COME SCEGLIERE, PULIRE E CONSERVARE I FRIGGITELLI
Al banco dell’ortolano o al supermercato troviamo i friggitelli freschi. Un prodotto che non è quasi mai venduto surgelato o in barattolo. I friggitelli devono essere di colore verde brillante, senza ammaccature o macchie scure. La polpa deve essere soda e croccante: se sono mollicci, evitate l’acquisto.
Pulire i friggitelli è semplicissimo: munitevi di un coltello e tagliate il picciolo, incidete la parte vicina alla sua attaccatura, e levate i semini presenti all’interno. A questo punto basterà lavarli sotto abbondante acqua fredda. Chi volesse prepararli fritti, quindi pratici da prendere anche con le mani come fossero chips, dovrà conservare una piccola parte del picciolo e quindi anche i semini, tagliando solo la parte più sporgente di esso. I friggitelli si possono conservare in frigorifero per oltre una settimana, quando acquistati freschissimi. Già cucinati, invece, vanno tenuti in un contenitore ermetico per massimo tre giorni. Nel congelatore, lavati e asciugati, si mantengono in appositi sacchetti fino a 10 mesi.

UTILIZZO IN CUCINA
La tradizione vuole che i friggitelli si friggano in padella, con olio abbondante e uno spicchio d’aglio sbucciato, con il picciolo o senza (se lo si lascia non servono le posate!). Cucinarli in questo modo è alla portata di tutti: dopo averli puliti e asciugati, si tuffano nell’olio bollente dove è stato fatto rosolare uno spicchio di aglio. Una volta arrostiti, dopo circa 5 minuti, si scolano su carta assorbente e si salano. A piacere si può spolverare anche del peperoncino. I friggitelli si possono anche saltare in padella con altre verdure, con del pomodoro fresco per condire uno spaghetto, cuocere in padella e poi frullare con aglio, olio e pecorino per ottenere un gustoso pesto. Per una preparazione più light, bastano una teglia, olio, sale e aglio. Dopo aver lavato e asciugato i friggitelli, si dispongono su carta forno e si spennellano con olio aromatizzato all’aglio, un pizzico di sale, e via in forno a 180 gradi per 20 minuti.
ABBINAMENTI IDEALI
I friggitelli possono essere cucinati in diversi modi: sauté, ripieni, in una composta di frutta, consumati con frutta fresca, in insalata o come farcitura nei panini. Vengono anche consumati crudi, sottaceto o come ingrediente principale nel sugo per condire la pastasciutta. Possono essere cucinati interi o tagliati e privati dei semi. Nella cucina dell’Italia meridionale vengono spesso fritti con aglio terminando la cottura con aggiunta di acqua. Si sposano benissimo con i formaggi, vaccini e di capra. Un suggerimento pratico e veloce ma di gran gusto? Prendiamo spunto dalla cucina greca, dove esiste una varietà di peperone simile ai Friggitelli, ossia i Golden, da infornare: prova la Feta, friggitelli e pomodori. In Campania i peperoncini friggitelli sono chiamati puparuoli friarelli e vengono fritti in olio d’oliva, senza impanatura, immergendoli interi e ben asciutti nell’olio di frittura caldo, lasciando, come detto in precedenza, il picciolo che facilita la presa. Un’altra versione molto popolare è quella con il pomodoro, un vero e proprio sugo profumato, da gustare come contorno o come condimento per la pasta. Ecco qui come preparare i Friggitelli al pomodoro. Ripieni – con riso, bulgur o cous cous – sono sfiziosi e possono essere anche un gustoso finger food da aperitivo o antipasto.
