♣IL RADICCHIO: LE PROPRIETÀ NUTRITIVE

Il radicchio (Cichorium intybus L.) è un ortaggio a foglia compreso nel gruppo delle cicorie a prevalente consumo invernale. E’ un vegetale tra i più apprezzati e rinomati per le ottime caratteristiche organolettiche.

Questo alimento era noto sin dai tempi di Greci e Romani, che lo consumavano per via delle sue proprietà curative legate all’insonnia e al fegato. Venne importato in Italia nel XVI secolo e la sua diffusione si deve, si pensa, ai contadini che lavoravano nelle campagne venete e che lo cucinavano, inventando i primi piatti a base di radicchio che, oggi, sono parte dell’arte culinaria.

Esistono numerose varietà di radicchio; alcune sono selvatiche, altre coltivate. L’aspetto e anche il sapore cambiano in base alla tipologia e alla regione di provenienza.

Se ne conoscono di due tipi: quello rosso e quello bianco/verde.

Quello verde è apprezzato per via del suo sapore meno amaro, mentre invece quello rosso tende un po’ più sull’amarognolo e racchiude a sua volta ben tre varietà: c’è il radicchio trevigiano caratterizzato da coste bianche e da foglie lunghe e rosso-violacee, c’è il radicchio di castelfranco riconoscibile per via delle sue foglie allungate e delle sue coste color crema, e poi c’è il radicchio di chioggia che si contraddistingue per delle foglie rotondeggianti e per un colore del tutto simile a quello di castelfranco.

PROPRIETA’ NUTRIZIONALI DEL RADICCHIO VERDE

Il radicchio ha proprietà depurative, blandamente diuretiche (caratteristica di tutte le verdure facenti parte della famiglia delle cicorie) e toniche per il suo contenuto in vitamina C, antociani (presenti soprattutto nelle foglie di radicchio rosso), betacaroteni e ferro. La varietà verde è quella più ricca di ferro, calcio, fosforo, vitamina A e vitamina C. Il radicchio è una verdura molto indicata nell’anemia sideropenica (da carenza di ferro) riscontrata spesso nelle donne in gravidanza, negli adolescenti, nei soggetti defedati, nonché nei pazienti oncologici anemici che mantengono una buona funzionalità del fegato e dei reni.

IL RADICCHIO IN TAVOLA

Consumato crudo o cotto passa dal semplice contorno, all’essere un ingrediente prelibato per arricchire ed esaltare piatti e portate, o a diventare una particolare grappa dalle impareggiabili proprietà digestive e dall’aroma unico. Radici e foglie vengono impiegate per  decotti, tisane e sciroppi per depurare il fegato, eliminare il gonfiore addominale o l’acidità di stomaco.

In cucina i vari tipi di radicchio si prestano a diversi impieghi; in particolare le foglie si mangiano sia crude in insalate (anche miste) o in pinzimonio, sia cotte ai ferri o saltate in padella.

Questo ortaggio – sia rosso che verde – deve, preferibilmente, essere consumato crudo per preservarne tutte le proprietà benefiche e forse non tutti sanno che possono essere utilizzati anche per preparare succhi, infusi e centrifugati.
È possibile addolcire il gusto amarognolo caratteristico mettendolo in ammollo per circa tre ore prima di consumarlo.
Per conservarlo per una decina di giorni, basterà avvolgerlo in un canovaccio e poi riporlo all’interno di un sacchetto di plastica per alimenti in frigorifero.

Le ricette che interessano questo alimento prezioso per la salute sono davvero quasi infinite, ad esempio possono rappresentare l’ingrediente principale di gustosissimi risotti.

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